Gould ha tredici anni e tutti pensano che vincerà il Nobel, ma lui non è poi tanto sicuro di volerlo e passa il tempo a esplorare la città e si rifugia nei suoi abitanti e nelle loro storie, perché il genio è un peso impossibile da sopportare, come l’adolescenza quando tutti ti guardano e pochi ti capiscono: per questo c’è bisogno di andare per vicoli e incroci, di scovare mille mondi per fuggire, come tutti, dalla propria solitudine.