La Scuola Holden, nata a Torino nel 1994 e fondata (tra gli altri) da Alessandro Baricco, è una scuola in cui si insegna una cosa chiamata storytelling.

Alla lettera, significa “raccontare storie”.

Non ci sono cattedre, dipartimenti e neppure esami, e l’insegnamento è diviso principalmente in sei percorsi, chiamati College: Cinema, Digital, Reporting, Serialità, Televisioni e Scrivere.

Il punto è come si studiano. O meglio, il modo in cui si insegnano alla Holden.

Alla Scuola Holden insegniamo a narrare. Siamo convinti che un romanziere, uno sceneggiatore, un giornalista o un inventore di videogiochi siano, prima di tutto, narratori. E lo stesso vale per un autore di teatro o un disegnatore di fumetti. Vengono tutti dalla stessa terra: la terra della narrazione. Così cerchiamo di insegnare ai giovani a conoscere quella terra.

In pratica, questo significa che un allievo di Cinema passa un sacco di tempo a studiare altre forme di narrazione. Chi vuole diventare giornalista deve imparare a fotografare o a scrivere un film. Chi vuole inventarsi una serie televisiva è bene che studi i romanzi e lo storytelling politico. Poi, naturalmente, ci sono da imparare le tecniche specifiche del mestiere che ognuno vorrebbe fare da grande. Ma alla Holden, diversamente che in molte altre scuole, questo non occupa che la metà dei due anni che gli allievi passano in aula: il resto è tempo dedicato a formare il narratore.

Alla Holden lo si fa da più di vent’anni, con l’unica idea di far vivere agli studenti qualcosa di straordinario che li possa portare a fare un mestiere straordinario.

Due anni sono pochi, in una vita intera, e ha un senso dedicarli a prendere il vento in faccia, a riflettere su se stessi, a imparare cos’è la bellezza, a misurare la propria determinazione, a scoprire i propri talenti, a rompere la propria solitudine, a condividere certe passioni, a vedere da vicino i grandi narratori, a scoprire i segreti di un mestiere, a imparare a pronunciare il nome delle cose con esattezza. E soprattutto: due anni sono pochi, in una vita intera, e ha un senso dedicarli a ricordarsi, una volta per sempre, come possa essere speciale l’esperienza degli umani.

Magari sono matto, ma secondo me, se una scuola riesce a dare tutto questo, be’, allora la dovrebbero fare anche i dentisti, o gli avvocati, o i vigili urbani. Credetemi, sarebbero dentisti, avvocati e vigili urbani migliori.

www.scuolaholden.it